Programma di cooperazione transfrontaliera
Italia Svizzera
2007 - 2013
Le opportunità
non hanno confini
Partner coinvolti:
Motivazioni
Le modalità di regolazione dei grandi laghi prealpini si basano su regole programmate e condivise che hanno consentito negli anni passati di gestire in modo consensuale le risorse idriche a disposizione. In questo contesto generale, l’emergere, da una parte, di nuove esigenze (per es. di tipo ambientale) e, dall’altra, le modifiche sul regime idrologico medio causate dai cambiamenti climatici in atto, anche alla scala più locale, richiedono di riconsiderare con modalità condivise e approccio multidisciplinare le politiche di regolazione e le loro motivazioni originarie. Le previste variazioni delle temperature medie annue e della distribuzione delle precipitazioni, infatti, avranno presumibilmente ripercussioni sulla gestione dei principali bacini lacuali e, di conseguenza, anche sull’intero bacino del Po (tutta l’Italia settentrionale), con possibili ripercussioni sulle modalità di distribuzione e di utilizzo delle acque.
La presente azione si concentra sulla pianificazione integrata e partecipata delle acque transfrontaliere del Lago Maggiore e del Lago di Lugano, con particolare attenzione alla gestione dei fenomeni estremi (piene e magre), anche in riferimento alla modifica del regime delle precipitazioni osservato negli ultimi anni e/o previsto dai modelli climatici attualmente disponibili. Va sottolineato inoltre che, ad un accresciuto interesse da parte svizzera per una regolazione a livello costante del Ceresio (lago di Lugano) si è affiancato un interesse sempre più marcato da parte italiana per la possibilità di fronteggiare le sempre più frequenti emergenze estive dei livelli di Po, con rilasci di volumi idrici accumulati negli invasi lacuali durante periodi di precipitazione. Inoltre lo strutturarsi di una rete di aree protette della Rete Natura 2000, alimentate, anche del tutto artificialmente, da acque provenienti dal Ticino, richiede un eventuale adeguamento delle infrastrutture di regolazione e delle modalità di gestione. Anche di ciò si terrà conto nella presente azione.
Obiettivi
L’obiettivo principale dell’azione è valutare politiche negoziate di regolazione delle acque del Verbano e del Ceresio, al fine di migliorare la soddisfazione dei portatori di interesse dell’intero sistema e la qualità dell’ecosistema. Saranno prese in considerazione diverse azioni di intervento, per individuare politiche di regolazione dei due laghi che raccolgano un ampio consenso. Tali politiche saranno valutate sia a fronte dello scenario storico di afflusso, sia a fronte di possibili scenari di afflusso conseguenti al cambiamento climatico. Nelle valutazioni di tali interventi si dovranno in particolare considerare:
L’obiettivo generale si articola in diversi obiettivi specifici:
I diversi obiettivi, qui sopra formulati, saranno perseguiti mediante due sottoazioni tra loro coordinate.