Programma di cooperazione transfrontaliera
Italia Svizzera
2007 - 2013
Le opportunità
non hanno confini
Partner coinvolti:
Motivazioni
In questi ultimi anni si sta assistendo alle nostre latitudini ad un profondo cambiamento nella tipologia e nella distribuzione delle piogge molto probabilmente legate al “global climate change”. In particolare si sta osservando un aumento dei giorni non piovosi consecutivi ed un acuirsi di fenomeni piovosi brevi e molto intensi che ricordano acquazzoni tropicali. Questo è particolarmente evidente in un bacino imbrifero come quello del Lago Maggiore, “riparato” della fascia Alpina e situato in una zona temperata con clima che fino a pochi anni fa era considerato di tipo continentale-mediterraneo e più precisamente “clima della fascia dei grandi laghi italiani”. Considerando che le conseguenze del cambiamento del regime pluviometrico si riflettono sul reticolo idrografico, risulta fondamentale conoscere la distribuzione e la frequenza di tali eventi brevi ed intensi.
Obiettivi
La caratterizzazione statistica delle precipitazioni intense in una determinata porzione di territorio è un problema complesso e l’ambito montano costituito dalle Alpi ne complica ulteriormente l’analisi. Lo sviluppo di reti meteorologiche automatiche avvenuto negli ultimi 20 anni consente oggi di disporre di un’informazione pluviometrica di maggior dettaglio spazio-temporale rispetto al passato, ma temporalmente ancora limitata per analisi di lungo periodo. L’azione si propone di integrare queste due fonti di informazione pluviometrica e con questa aggiornare la caratterizzazione statistica delle piogge brevi ed intense sul territorio delle Alpi occidentali. Altro obiettivo è quello di analizzare il regime pluviometrico in relazione al “global climate change” che può essere fatto a due livelli: - localmente, attraverso il recupero e la validazione di dati inediti di alcune stazioni di misura caratterizzate da un lungo periodo di funzionamento e l’analisi delle serie temporali di pioggia. - arealmente, attraverso la ricostruzione dei campi di pioggia stimati con i sistemi radar meteorologici presenti nell’area di studio (Monte Lema e Bric della Croce) i quali, com’è noto, consentono un elevato grado di dettaglio spaziale.
Risultati attesi
La realizzazione dell’azione consentirà di ottenere la ricostruzione di dati di pioggia sia come serie storiche puntuali di lungo periodo sia come campi spaziali stimati da radar a disposizione per analisi sulle caratteristiche delle precipitazioni. In dettaglio saranno raggiunti i seguenti risultati: